Analisi Tecnica

12.02.2023

L'analisi tecnica è la disciplina che studia il movimento del mercato tramite l'osservazione dei grafici dell'andamento passato per cercare di prevederne le tendenze future.

Questa analisi serve a capire e anticipare il trend a partire da alcune teorie sui movimenti ricorrenti, fondamentale per chi intende fare trading in borsa.

Gli analisti tecnici, infatti, vengono definiti "chartists", perché nei loro studi valutano esclusivamente i grafici senza badare alla capacità di un'azienda di produrre utili, all'indice o alla materia prima sottostante.

I fondamenti possono essere applicati alle azioni, agli indici, alle materie prime, ai future e a tutti gli strumenti che vengono scambiati fra diversi intermediari e che sono soggetti alle forze di domanda e offerta.

L'analisi tecnica non è una scienza esatta, ma un insieme di regole formulate da diversi autori dall'andamento dei mercati nel corso del tempo.

Teoria di Dow

L'analisi tecnica è venuta formandosi attraverso il contributo di diversi ricercatori che nell'apparente comportamento casuale dei mercati lessero una certa ricorrenza. Il primo che ebbe l'intuizione fu Charles Dow, padre dell'analisi tecnica con la celebre teoria di Dow. La tesi si fonda su quattro principi:

  1. Gli indici scontano tutto;
  2. Il mercato si muove seguendo tre tipi di trend: primario, secondario e minore;
  3. Gli andamenti degli indici si devono confermare a vicenda.
  4. I volumi devono confermare il trend.

Con il primo principio Dow sostiene che ogni possibile fattore riguardante l'offerta e la domanda viene riflesso negli indici di Borsa. In altre parole, tutto ciò che non può essere anticipato dal mercato viene assimilato nei prezzi.

Il secondo definisce il trend come l'andamento tendenziale dei prezzi, e lo classifica in tre categorie (come vedremo più avanti).

Per il terzo principio Dow elabora due indici distinti, quello del settore ferroviario e quello industriale (Industrial Average e Transportation Average), e giunge alla conclusione che si può parlare di inizio di un trend rialzista solo se entrambi gli indici hanno superato un precedente massimo.

In altre parole, nessun segnale rialzista o ribassista può verificarsi se entrambi i settori non forniscono le stesse indicazioni. Un massimo di un indice non confermato da un top dell'altro è un chiaro segnale di debolezza del trend.

Il quarto principio sottolinea l'importanza della corretta correlazione tra volumi e trend. L'aumento dei volumi conferma il trend in atto. In un trend rialzista (mercato Toro o "Bull") gli scambi saranno particolarmente elevati nei movimenti al rialzo, mentre subiranno una contrazione nelle fasi di correzione del trend. Discorso analogo anche nel caso opposto di trend ribassista, ovvero Orso o "Bear".

Nuovi massimi dei prezzi accompagnati da volumi in diminuzione sono sintomo di esaurimento della tendenza in atto.

Grafici Trading

I grafici sono uno strumento indispensabile nell'analisi tecnica. Nel mercato finanziario e nel mondo del trading online il grafico fornisce una chiara idea dell'andamento presente e futuro dei prezzi, fondamentale per prendere delle decisioni.

I grafici più conosciuti e utilizzati sono tre:

  • il grafico lineare;
  • il grafico a barre;
  • il grafico a candela.

Grafico lineare

Il grafico lineare si figura come una linea continua su un asse cartesiano tempo-prezzo. L'immagine mostra il cammino del livello dei prezzi forex o dei titoli azionari nell'intervallo considerato, evidenziando un aumento o una diminuzione prettamente di tipo qualitativo. Per questo, il grafico lineare non darà troppe informazioni utili al trader tecnico, che dovrà rivolgersi ad altri grafici, ma può offrire un'idea generale delle tenenze.

Grafico a barre

Il grafico a barre, invece, è in grado di dare più informazioni all'operatore e di tipo qualitativo. Le sessioni in questo caso vengono rese tramite una barra verticale, che mostrano graficamente le oscillazioni massime fra chiusura e apertura di sessione.

Nello specifico, la parte superiore della barra mostrerà il prezzo massimo che si è raggiunto durante la seduta, mentre parte inferiore riguarderà la quotazione minima. I segmenti orizzontali che si connettono alla barra, invece, daranno informazioni utili sui valori di chiusura e apertura del mercato. Il primo si troverà nel lato destro, il secondo sul lato sinistro.

Grafico a candele

Il grafico a candele giapponesi è uno dei più completi per chi fa trading. Il suo successo è dovuto alla facilità con cui viene interpretato. Non dà informazioni maggiori rispetto al grafico a barre, ma certamente le concede più rapidamente viste le sue intuitive qualità grafiche.

L'oscillazione fra prezzo minimo e prezzo massimo verrà resa attraverso un segmento conosciuto come ombra, mentre la differenza fra prezzo di chiusura e apertura verrà dato dal corpo centrale, una intuitiva barra rettangolare. In base al suo colore sapremo dei movimenti diversi del mercato.

Se il valore di chiusura è maggiore rispetto al precedente di apertura la candela apparirà di colore verde, diversamente sarà di colore rosso.

Ma i grafici a candele non ci danno solo queste informazioni, un trader esperto può capire molte cose in più. Ad esempio, una candela con un corpo molto esteso rivela che la seduta è stata particolarmente interessante, con molta liquidità immessa nel mercato e con una decisa tendenza. Al contrario, una candela con un body ristretto ci da l'indicazione di una giornata anonima, senza particolari avvenimenti degni di nota.

Inoltre, due ombre molto pronunciate, indicano una certa indecisione, con un mercato che ha provato ad andare in entrambe le direzioni, senza però sfociare in una vera e propria tendenza.

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